Ollomont
Ollomont è un piccolo paese di circa 170 abitanti situato nella parte nord della Valpelline, proprio a confine con la Svizzera; detto confine è rappresentato dall’importante catena montuosa che si sviluppa dal Mont Vélan (Ovest) al Mont Gelé (Est) e che si trova a coronare l’intero Comune.
Il suo territorio si sviluppa a partire dai 1300 m s.l.m., ovvero dalla zona antropizzata, caratterizzato dai piccoli e tipici villaggi di montagna, nonché dalla campagna curata e ben tenuta, frutto del duro lavoro degli agricoltori, una realtà ancora ben radicata.
Più in alto, superato il gradino di confluenza che separa le ultime frazioni con la zona degli alpeggi, si può ammirare, soprattutto nella rinomata Conca di By con il suo peculiare bacino artificiale, la bellezza di impagabili paesaggi immersi nella natura, che si susseguono mano a mano che si sale di quota, partendo dai prosperosi pascoli estivi dei 2.000 metri, per arrivare alle zone più rocciose e fino ai ghiacciai delle montagne più imponenti, con l’occhio sempre sulla vallata sottostante e con la possibilità di ammirare, alle quote più alte, addirittura la città di Aosta (a 2.500 metri circa e a seconda dei punti).
I dolci pendii erbosi raggiungibili in estate lungo sentieri segnalati sono un ricettacolo di colori dei fiori più svariati.
Anche la fauna è un elemento di grande interesse, ricca e varia: tra i tanti si possono ammirare camosci, cervi, caprioli e stambecchi al pascolo e avvistare nel cielo il fiero portamento del Gipeto o dell’aquila reale nel suo volo predatore.
Numerose sono le possibili escursioni praticabili all’interno del Comune per gli amanti della montagna e della natura: grazie ad una fitta rete sentieristica presente è possibile organizzare camminate per tutti i livelli e con svariate tempistiche; tra l’altro sono presenti sentieri di interesse regionale (l’Alta Via n.1 passa dal col Brison per il centro del paese e prosegue verso Champillon e l’Alta Via n.3 che dal col del Mont Gelé anch’essa conduce verso Champillon) e di interesse internazionale (il Tour des Combins è un anello tra la Valle d’Aosta e il Canton Vallese della Svizzera che passa per la Fenêtre Durand e attraversa la conca di By).
Sono praticabili alcune passeggiate alla portata di tutti: per esempio i due ruscelli medioevali che si snodano sul territorio di Ollomont per raggiungere il confinante Comune di Doues, il Ru du Mont ed il Ru de By ancora oggi utilizzati per gli scopi agricoli, sono pianeggianti e percorribili anche con le mountain bike, oltre che a piedi.
Sono presenti ancora 2 bivacchi, il Rosazza al Savoye ed il Regondi, entrambi di non particolare difficoltà; il rifugio Amianthe risulta essere una meta più difficoltosa, ma estremamente panoramico e punto intermedio per il raggiungimento di alcune cime nei d’intorni; il nuovo bivacco Pasqualetti, meta decisamente più alpinistica, è situato sullo spartiacque che divide Ollomont con il limitrofo Comune di Bionaz, posizionato a ridosso del caratteristico foro della Becca Crevaye dal quale viene offerta una visuale unica.
L’imponente catena montuosa che separa la Valle d’Aosta con la Svizzera propone una ricca varietà di ascensioni a cime tra i 3.000 e i 3.800 metri, come ad esempio il Mont Vélan, la Tête Blanche, la Grande Tête de By, il Mont Avril, il Mont Gelé, oltre al colosso del Grand Combin, che raggiunge i ben 4.314 metri.
Con la stagione invernale è fruibile un piccolo impianto di risalita a servizio di una facile pista di sci alpino e uno snow park, adatti soprattutto per i bambini. Un piccolo anello di sci nordico si sviluppa nel paese; quando le condizioni lo permettono, lo scialpinismo diventa un’interessante attrattiva.
ITINERARIO PROPOSTO
COL DEL MONT GELE’ – MONT GELE’ mt. 3518 – BS
La gita proposta è fattibile sia partendo da Ollomont che da Bionaz. Si tratta di un percorso piuttosto lungo (sono circa 2.000 metri di dislivello), percorribile anche con la formula di salita da un versante e discesa dall’altro. Il punto di incontro tra le due possibilità è il Col del Mont Gelé.
La cima del Mont Gelé rappresenta il punto di confine tra la Svizzera, il Comune di Ollomont ed il Comune di Bionaz.
Da Glassier, l’ultima frazione del Comune di Ollomont, si sale per il versante esposto a nord-ovest, verso il piccolo santuario del La Gaula. In questa fase, tra gli alberi, è possibile ammirare una delle bellezze naturali più significative della zona: la cascata del torrente Berrouard. A monte del percorso sono presenti, a seconda della stagione, alcune cascate di ghiaccio, talvolta frequentate dagli scalatori.
Giunti all’uscita dal bosco spunta l’ambita meta: la punta del Mont Gelé. Poco dopo, procedendo per un pendio decisamente più lieve, si arriva al Plan di Danses: si tratta di un suggestivo pianoro tendenzialmente paludoso e ricco d’acqua in estate, di dimensioni ragguardevoli, considerata la quota.
Da questo punto una nuova salita piuttosto ripida conduce al bivacco Regondi. A questo punto il panorama è già di tutto rispetto: tutta la catena della Conca si prospetta in una straordinaria prospettiva.
Dal bivacco si ridiscende leggermente lungo il terrazzo glaciale sino al lago de la Beseya, per poi salire ripidi pendii morenici soprastanti sfruttando un canalino al termine del quale si giunge in una zona decisamente meno impegnativa, che coincide con il margine del ghiacciaio, ben visibile in estate.
Si procede sempre in direzione nord-est verso il colle del Mont Gelé.
Dal colle si prosegue in direzione della cima attraverso il pendio che diviene più ripido.
Giunti a destinazione la visuale è sublime: si possono scorgere ed ammirare innumerevoli montagne, italiane e svizzere, e alcune tra le più importanti vette delle Alpi, tra cui il Monte Bianco, il Grand Combin, il Cervino, la Dent d’Herin e il massiccio del Monte Rosa.
Da notare la visuale anche sul bacino artificiale di Mauvoisin ed il ghiacciaio d’Otemma.
N.B. ai fini della sicurezza è fondamentale informarsi sulle condizioni nivologiche della zona, anche per il tramite di professionisti che conoscono bene la zona.
E’ fortemente consigliato avere con sé i ramponi, poiché non sempre l’ultimo tratto per la vetta è raggiungibile con gli sci.